dieci anni di voli da brivido sulla creatura alata





Era il il 1 Aprile 2011 quando Raptor ha aperto le porte ai coraggiosi esploratori che si dovevano, per la prima volta, aggrappare alle sue ali



"Sedili posti lateralmente al binario che danno la sensazione di essere sospesi nel vuoto, ostacoli sfiorati all'ultimo secondo, un percorso lungo e sinuoso con ben 3 inversioni, una caduta da 33 metri ed una velocità massima di 90 km/h: questa la sintesi di «Raptor, Montagne Russe Alate», la nuova attrazione inaugurata ieri a Gardaland che si presenta come la prima in Europa in fatto di brivido".


Così descrivevano i giornali il 1 Aprile 2011 Raptor che da quel giorno ha scritto la storia sia del nostro paese che del mondo. Raptor, oltre ad essere uno degli investimenti più grandi in Italia per una montagna russa fino a quel momento, fu anche il primo Wing Coaster di B&M costruito al mondo.





Amore a prima vista? Per molti lo è stato perché Raptor è la giusta combinazione tra un percorso adrenalinico e tanta tanta tematizzazione.

Realizzato sulle rovine di quella che era la storica attrazione "Tunga", è costato ben 20 milioni di euro, si estende su un'area di oltre 16 mila metri quadrati ed è lungo 770 metri. Il treno è largo 6,5 m circa ed è lungo 15, a pieno carico pesa 18 mila kg ed è in grado di trasportare 28 persone suddivise a coppie su entrambi i lati.

Gli elementi scenografici sono molto vari e alcuni introdotti per la prima volta in Italia proprio con Raptor tra cui i famosissimi "near-miss" vale a dire tutti quegli elementi sfiorati all'ultimo durante il volo (l'albero, le gabbie...).


Ma ve la ricordate la storyline? Oggi la possiamo trovare sugli schermi sparsi lungo l'area di attesa ma, essendo il volume ormai molto basso, è praticamente impossibile riuscire a godersi appieno la storia.

Il tema non è un semplice volo ma è stato studiato nei minimi dettagli con due anni di lavoro. La storia dell'attrazione narra di un implacabile predatore, una sconosciuta creatura alata che, svegliata dal suo antico sonno nel sottosuolo di Gardaland durante i lavori per la costruzione delle nuove Montagne Russe, ha iniziato a devastare la terra per vendicarsi dell'«umano affronto». L'animale rapisce (ecco perché i sedili sospesi) chiunque tenti di domarlo trascinandolo in un volo estremo attraverso enormi, aride foreste e terre devastate.

I fan più veterani ricorderanno inoltre che venne realizzato un fumetto e delle puntate pubblicate sulla pagina Facebook e YouTube ufficiale del "Progetto Genetix". La storia fu ideata, scritta, sceneggiata e disegnata dal fumettista Fabrizio de Fabritiis, e le puntate furono 5.

La voce dei personaggi per il fumetto animato online di RAPTOR GENETIX erano proprio quelle dei celebri doppiatori di alcuni tra i più famosi attori di Hollywood. Ad esempio, la voce del protagonista, il Colonnello Raymond Schwartz, era quella italiana di Nicholas Cage mentre quella di Helmut Zukowsky era la voce italiana di Russel Crowe o, ancora, quella della Dott.ssa Bonnier di Scarlett Johansson.







Moltissime sono le curiosità di Raptor tra cui il Bio Lago che fu realizzato con l'aiuto di una delle imprese leader nella realizzazione di laghi naturali. Il biolago ha una superficie di circa 950 mq con una zona di rigenerazione di 500 mtq e 200 mtq di filtro piante. Il Biolago di Gardaland possiede un filtro per fosfati, 2 pompe e 2 carbonatori oltre a 6 skimmer a setaccio ricurvo salva animali.
Questo lago, totalmente rivoluzionario, è completamente naturale ed è ancora oggi parte integrante della scenografia dando l'idea di "Palude" della creatura alata.


Un'altra curiosità che molti ricorderanno erano i "Pannelli Chewing Gum" lungo la coda di attesa (vedi foto). Questi pannelli erano sparsi lungo la coda per permettere ai visitatori di "appiccicare" la loro gomma da masticare prima di salire a bordo della creatura per evitare "spiacevoli soffocamenti". Questi pannelli furono rimossi 2 stagioni dopo vista la difficoltà nella manutenzione quotidiana di pulizia.





Un'altra curiosità sono i getti d'acqua lungo il percorso. Questi getti sono stati oggetto di dibattito da parte di molti fan del parco in quanto erano una ciliegina sulla torta dell'esperienza. Questi effetti erano principalmente di due tipi: i getti near-miss al passaggio del treno e il vapore nebuilizzato. I primi si trovavano sulla curva dopo la seconda inversione e si attivavano al passaggio del treno, i secondi erano posizionati all'interno del tronco dell'albero e sotto la grotta nella quale il treno passa prima della terza inversione.

Il parco non ha mai chiarito esattamente il perché vennero spenti di punto in bianco ma, come sappiamo bene, Gardaland non ha un buon rapporto con gli effetti acquatici un po' come su Oblivion. Nella foto i getti "near-miss".





In compenso Raptor è ancora oggi un ottimo coaster, amato da tutti ed è difficile trovarsi a pensare il contrario.

Il percorso è fra i più adrenalinici del parco oltre ad essere molto fluido la sua ambientazione è iconica. Quanti panorami e quanti Night Is Magic abbiamo vissuto su quella salita di 33 metri e quanti vuoti d'aria abbiamo provato nelle ultime file cadendo in picchiata sul Rio Bravo.


Allora non ci resta altro che dire... tanti auguri Raptor e grazie di cuore!